11 ottobre 2011

LA BIBLIOTECA DEI MORTI - Glenn Cooper - Library of the Dead (2009)


LA BIBLIOTECA DEI MORTI 

di Glenn Cooper

Library of the Dead



Il primo romanzo dello scrittore archeologo newyorkese che è anche produttore e sceneggiatore cinematografico. E si percepisce leggendo. Scene descritte  molto bene, sembra davvero di vivere il libro, si riesce ad immedesimarsi. Nonostante faccia abuso di analessi, flashback in quattro periodi storici diversi, dal 777 ai giorni nostri passando per il 1297 e il dopoguerra nel 1947, per terminare con un  2027 di cui nulla si può sapere se non leggendo il prosieguo "Il libro delle anime".

Un thriller che parte dal 7 luglio 777 (7/7/777) il giorno della nascita di due gemelli, la superstizione di una nascita di un settimo figlio di un settimo figlio e di un ottavo che poi si rivelerà in realtà il vero settimo figlio. La superstizione porta il padre ad uccidere uno dei due gemelli, il primo a nascere, per scongiurare cattivi destini ma si rivelerà un errore fatale. Il secondo nato sarà un bambino particolare, il primo di una progenie di bambini particolari, con un compito preciso: creare la biblioteca dei morti. Un elenco di nomi e date di nascite e morti da allora fino al 2027. Nascerà l' "Ordine dei Nomi". La biblioteca conterrà 700.000 volumi di nomi e date, viene sigillata nel 1297 per nasconderla ad un'umanità non ancora pronta a questa rivelazione (aggiungo io, l'umanità non sarà mai pronta ad una tale rivelazione). Rimarrà sepolta fino alla sua scoperta. Truman e  Churchill decideranno cosa farne e se e come utilizzarla.

Si parla di amici di università, compagni di stanza che prenderanno strade diverse ma i cui destini si intrecceranno, si parla di un fantomatico assassino seriale chiamato Doomsday (Giorno del Giudizio) per delle strane cartoline inviate a persone slegate una dall'altra, senza nulla in comune, impossibile da scoprire perché ......

Non posso spiegare il perché, rivelerei il finale. Presente il tipico bravo e geniale detective americano, stravagante e in crisi esistenziale e l'informatico asociale e disadattato. Predestinazione o libero arbitrio? La fine del mondo è già stabilita o il mondo non finirà mai? Interrogativi che sono nati con l'uomo e che rimarranno irrisolti. Per fortuna aggiungo! Eventuale certezza della predestinazione sarebbe devastante per l'uomo ed è facile immaginare il perché. Lo stesso scrittore fa un breve accenno a questa possibilità ed è facile comprenderne le conseguenze se l'umanità intera potesse avere certezza del proprio futuro.

Nel complesso un bel libro, sicuramente un giallo ben sviluppato, troppi flashback che spaziano nei secoli ma riuscendo ad immedesimarsi nei personaggi, lo scrittore abilmente lo facilita, si riesce a seguire bene.  Tutto sommato trovo il libro vagamente inquietante ma intrigante. Devo dire comunque che non sento l'impellente necessità di leggere il seguito. Vedremo!
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